Centurion

Quintus Dias è un legionario romano, a capo di uno dei numerosi forti romani sparsi per il nord dell’Inghilterra durante la conquista della Britannia. Dopo essere scampato ad un violento attacco da parte della popolazione indigena dei Pitti si unisce alla storica Nona legione romana che nel 43 d.C. si diresse verso la Scozia per cercare di debellare definitivamente i Pitti e unificare la Britannia sotto l’Impero Romano. Quintus si affianca quindi al comandante della legione Titus Flavius Virilus, ma incorrono in un’imboscata che decima i soldati. I pochi sopravvissuti, tra cui Quintus, decidono di salvare il comandante Titus, tenuto prigioniero dai pitti dopo l’attacco. Il tentativo di salvataggio fallisce e il gruppetto di soldati si da alla fuga verso sud, cercando di raggiungere il Vallo di Adriano, inseguiti da un gruppo di guerrieri pitti capitanati dalla spietata e feroce Etain.
Durante la fuga del gruppo di soldati romani, diversi di loro muoiono in incidenti o trappole dei Pitti. Alla fine, dopo lo scontro finale con Etain e i suoi uomini, solo Quintus Dias e altri due soldati arrivano vivi a quel muro in costruzione che diverrà noto come il vallo di Adriano.
Uno dei due soldati, però, attenta alla vita di Dias e viene ucciso da questi. L’altro soldato, viene ucciso dalla freccia di una sentinella Romana che lo scambia per un Pitti.
Rimasto solo Dias fa il suo rapporto al Console e si congeda. A quel punto, però, per evitare che la notizia della distruzione di un’intera Legione da parte di un gruppo di barbari possa dare alle popolazioni sottomesse il coraggio di ribellarsi a Roma, il console e i suoi generali decidono di cancellare ogni prova scritta e testimonianza sulla fine della nona Legione, in modo che la sua scomparsa rimanga sempre un mistero; ivi compreso quindi eliminare l’ultimo testimone rimasto.
Durante il banchetto in suo onore due soldati estraggono la spada e cercano di uccidere Dias ma questi, più abile, li elimina entrambi, rimanendo gravemente ferito.
Sfuggito alla trappola e di fatto impossibilitato a tornare a Roma, trova la salvezza nella terra del nemico, tra le braccia di Arianne, una donna pitta che vive isolata poiché ritenuta una strega e già aveva aiutato il legionario e i suoi compagni nella fuga da Etain.
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